BIANCHI: TORNA IL LATINO ALLE MEDIE

Onore al ministro dell’istruzione Bianchi per il coraggio. Non si sono placate le proteste per la seconda prova scritta all’esame di maturità, che ecco una proposta ancora più tosta.

Niente di meno che la reintroduzione dell’insegnamento del latino alle medie.

Se tanto mi da tanto, la prospettiva non dovrebbe passare sotto silenzio e senza scatenare critiche. Ma in questo caso forse si è pensato di poter giocare sulla bassa età degli interessati. Battute a parte, chiariamo subito che non si tratta di una norma vincolante. Le scuole potranno decidere in piena autonomia se introdurre nei piani di studio il latino oppure no.

LA PROPOSTA IN PARLAMENTO

L’insegnamento del latino è rimasto in vigore fino al 1977, quando la riforma ne decretò la soppressione.

A proporre la sua reintroduzione è un gruppo di deputati, per i quali tale disciplina ha un “grande valore formativo, funzionale al perfezionamento della comunicazione nella Lingua italiana”. Il tema è quindi approdato in Parlamento, ottenendo il sostegno del ministro.

Avevamo appena sottolineato come la scuola sia interessata da una novità dietro l’altra, che eccoti un’altra news non di poco conto. Che si parli della scuola è sempre una buona cosa. Ma non sarebbe meglio potersi confrontare su un piano complessivo di riforme, senza questo continuo balletto di nuove proposte, molte delle quali destinate a restare sulla carta?

IN ATTESA DELL’APERTURA DELLE GRADUATORIE

Intanto tutti gli occhi sono puntati sulle prove del concorso e sula riapertura delle graduatorie. Se ci si concentrasse su queste ultime, arrivando a definire date certe sui tempi di apertura, forse sarebbe mille volte meglio. L’invito è comunque a correre per attivarsi in tempo per i percorsi per aumentare il proprio punteggio. L’introduzione del latino alle medie offrirà naturalmente ulteriori cattedre, ammesso che l’idea piaccia alle scuole.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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